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Sansepolcro

Secondo la tradizione, Borgo Sansepolcro dovrebbe il suo nome e la sua origine a due Santi Pellegrini, Arcano ed Egidio, che nel X secolo avrebbero edificato nei pressi dell’attuale Cattedrale un piccolo oratorio per custodire importanti reliquie dal Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Sebbene molti studiosi siano propensi, invece, ad anticipare la fondazione del borgo di molti secoli, tornando indietro all’epoca romana, la suggestione rimane quando si varcano le soglie della Cappellina di San Leonardo, effettivamente presente a fianco della Cattedrale. E l’emozione si fa ancora più intensa al pensiero che proprio in quel luogo Piero della Francesca avesse richiesto di poter essere sepolto, così da rimanere per sempre legato al vero fulcro e cuore della sua città natale.

Visitare Sansepolcro con una guida turistica abilitata significa non solo ripercorrere la storia del centro più grande della Valtiberina, ma anche appunto seguire i passi del celeberrimo “pittore di luce”, dalla casa in cui per la prima volta aprì gli occhi e visse fino alla morte (salvo i lunghi momenti di soggiorno in numerose e prestigiose corti italiane), al Museo Civico, che ospita tra gli altri due dei suoi migliori capolavori: la Resurrezione, affresco definito da Aldous Huxley “la pittura più bella del mondo”, e il Polittico della Misericordia, che colpisce per la forza e l’audacia con cui Piero inserisce le novità rinascimentali pur rispettando le richieste ancora gotiche della committenza.

Percorsi pierfrancescani

 piazza Torre di Berta Sansepolcro

Duomo di Sansepolcro Resurrezione Piero della Francesca

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